Privacy Policy IL RUOLO DELLA FORMAZIONE – DriveLab

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE

Il Codice della Strada, all’art. 126, disciplina le norme e le modalità per il rinnovo della patente di guida, predisponendo per la conferma della stessa soltanto una verifica dei requisiti psicofisici. Riteniamo però, che il rinnovo di una patente, sia soggetto a un livello superiore di aggiornamento, non soltanto psicofisico ma soprattutto dal punto di vista di crescita delle capacità e competenze di guida.

Soltanto per i conducenti professionali, le direttive europee hanno prescritto un aggiornamento obbligatorio, disciplinando corsi di formazione periodica quinquennali attraverso l’introduzione della CQC (carta di qualificazione del conducente).

Come ben sappiamo le attività lavorative, come ogni attività umana, comportano dei rischi, per alcuni di essi abbiamo acquisito nel tempo maggiore consapevolezza e ricevuto un’adeguata formazione su come evitarli e gestirli; altri tipi di rischio con cui siamo a contatto quotidianamente in alcuni casi sono quasi dati per scontati e non sono considerati possibile oggetto di gestione e formazione. Uno di tali rischi è proprio l’incidentalità stradaleche occupa invece un ruolo di primo piano, tanto nel corso delle ore di lavoro per chi utilizza mezzi di trasporto, quanto in itinere negli spostamenti casa-lavoro.

I dati statistici ci dicono che gli incidenti stradali sul lavoro o in itinere rappresentano il 40% degli incidenti stradali in generale e costituiscono circa 1/5 degli incidenti sul lavoro. Ma soprattutto, 6 su 10 incidenti con esito mortale sul lavoro avvengono sulla strada (Fonte: INAIL).

Ma quali sono le principali cause di incidente?

Quali fattori ci mettono a rischio come lavoratori? Gli studi sull’incidentalità stradale mostrano che il rischio è principalmente legato ai comportamenti e alle caratteristiche dei guidatori, infatti è il cosiddetto fattore umano all’origine della grande maggioranza dei sinistri. Errori involontari, distrazioni e infrazioni deliberate delle norme stradali (le tre principali tipologie di comportamento all’origine degli incidenti) sono sostenute spesso da inconsapevolezza o sottostima dei rischi connessi a specifiche condotte nel traffico e da una mancata conoscenza di come le caratteristiche e i limiti dei processi psicologici (attenzione, percezione, presa di decisione, valutazione dei rischi), che regolano i comportamenti alla guida, possono influenzare le condotte degli utenti della strada.

Gli incidenti sul lavoro hanno cause in comune con gli incidenti stradali in generale, ma anche cause specifiche. Diversi comportamenti dei conducenti rappresentano la principale causa di sinistro anche sul lavoro, in particolare: la fatica alla guida (affaticamento e mancanza di sonno), la velocità eccessiva, la distrazione (in particolare uso di dispositivi elettronici in auto), l’uso di sostanze che possono alterare lo stato psicofisico del conducente (alcol e farmaci). A tali comportamenti si aggiungono le pressioni legate ai tempi e all’organizzazione dell’attività lavorativa e lo stress legato al traffico.

Se si vogliono ridurre gli incidenti stradali sul lavoro è quindi necessario un intervento volto a modificare i comportamenti dei conducenti promuovendo l’azione di comportamenti più sicuri. E’ necessario aumentare la consapevolezza dei rischi alla guida, una corretta percezione di tali rischi oltre che dei limiti e delle potenzialità di un guidatore di gestire il compito di guida. Occorre sostenere i lavoratori nella riflessione sulle proprie condotte alla guida e sostenere il cambiamento verso l’adozione di comportamenti sicuri. E’ perciò necessaria una formazione che consenta lavoratori di diventare attori della propria sicurezza quando si spostano nel traffico, soprattutto per chi utilizza veicoli a motore durante la propria attività lavorativa ma anche per chi si sposta nel traffico nei quotidiani tragitti casa-lavoro.

Finalità delle Formazione

Molti conducenti si sono improvvisati, altri, per proprio bisogno di crescita professionale, si sono aggiornati in proprio, altri sono rimasti indietro con i tempi: l’ambiente strada è sicuramente molto variegato. Inoltre, per quanto riguarda il settore professionale, i requisiti minimi e le competenze per accedere al mercato sono al di sotto di quello che al giorno d’oggi richiede lo stesso mercato. Riteniamo, pertanto, necessario un aggiornamento e un miglioramento della qualità media dell’attività di autista e di conducente, quale strumento efficace per diminuire il tasso d’incidentalità stradale.

Il nostro fine primario consiste nel creare un modello formativo di eccellenza, che delinei delle competenze e capacità ben definite di una categoria: IL CONDUCENTE.

Obiettivi

  • Realizzazione di attività formative finalizzate ad accrescere la consapevolezza della necessità di regole per una corretta circolazione, ovvero l’educazione stradale intesa come educazione al rispetto della legalità
  • Promozione di iniziative di informazione e formazione atte a creare una responsabilizzazione dei conducenti sui principi e le norme che regolano la strada nonché su comportamenti improntati ai valori del rispetto tra gli utenti della strada; infatti educazione stradale è innanzitutto educazione civica; tutto questo presuppone un percorso educativo che non riguarda solo l’apprendimento formale delle regole che regolano la circolazione stradale ma che abbia anche la finalità di stimolare e far nascere il principio della convivenza civile stradale
  • Realizzazione di attività formative finalizzate all’aggiornamento dei conducenti in merito alle nuove norme del Codice della strada
  • Realizzazione di attività formative finalizzate a percepire e prevedere il verificarsi di eventuali incidenti, adattandosi alla mutabilità dell’ambiente stradale
  • Realizzazione di attività formative finalizzate ad accrescere la preparazione dei conducenti, attraverso la consapevolezza dei propri limiti e i limiti del veicolo nel comportamento stradale ed i concetti inerenti alla sicurezza attiva e passiva
  • Realizzazione di attività formative finalizzate alla diffusione della guida ecologica e dell’suo economico del veicolo con il fine di sensibilizzare gli utenti della strada verso un  maggior rispetto dell’ambiente
  • Una corretta percezione dei rischi alla guida con particolare riferimento ai principali comportamenti e fattori che aumentano il rischio d’incidente (distrazione, velocità, stato psicofisico del conducente)
  • Un aumento della consapevolezza dei propri comportamenti alla guida e nel traffico e sostegno della motivazione al cambiamento
  • Lo sviluppo di una maggiore consapevolezza degli aspetti psicologici (fattore umano) che influenzano la sicurezza alla guida (sensazione, percezione, attenzione, percezione del rischio, tempi di reazione, status psicofisico del conducente);
  • L’esperienza e la conoscenza dei comportamenti corretti e sicuri da applicare nella guida, per individuare e prevenire i potenziali rischi, durante l’attività lavorativa nei contesti di traffico quotidiani
  • La responsabilizzazione dei conducenti sui principi e le norme che regolano la strada nonché su comportamenti improntati ai valori del rispetto tra gli utenti della strada; infatti educazione stradale è innanzitutto educazione civica; tutto questo presuppone un percorso educativo che non riguarda solo l’apprendimento formale delle regole che regolano la circolazione stradale ma che abbia anche la finalità di stimolare e far nascere il principio della convivenza civile stradale

Quali opportunità per le Aziende?

Numerosi sono i vantaggi per le aziende che intenderanno informare e formare i propri autisti al progetto:

  • Riduzione del rischio sanzionatorio per inottemperanza delle norme, pertanto un minor costo aziendale alla voce ”multe e ammende”
  • Riduzione del numero di giornate perse da parte degli autisti per sanzioni accessorie quali ritiro e sospensione dei documenti utili alla guida
  • Riduzione dei rischi d’incidentalità e contribuire alla causa del Piano d’Azione sulla Sicurezza Stradale, in modo tale da diminuire il costo sociale legato all’incidentalità conseguentemente una riduzione dei premi annui Inail, inerenti alla categoria degli autisti
  • Riduzione delle emissioni inquinanti in favore dell’ambiente che contribuire al bene comune del pianeta, che è un bene comune
  • Un risparmio economico sui carburanti e minor costi di manutenzione e riparazione legati all’applicazione delle teniche ecodrive
  • Riduzione del rischio sanzionatorio per inottemperanza delle norme, pertanto un minor costo aziendale alla voce “multe e ammende”
  • Riduzione del numero di giornate perse da parte degli autisti per sanzioni accessorie quali ritiro e sospensione dei documenti utili alla guida
  • Riduzione dei rischi d’incidentalità e contribuire alla causa del Piano d’Azione sulla Sicurezza Stradale, in modo tale da diminuire il costo sociale legato all’incidentalità
  • Riduzione del premio Inail a fronte di una formazione svolta e finalizzata ai sensi del TU81 sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro

Metodologia

Per realizzare gli obiettivi che il progetto si prefigge, è indispensabile riuscire a sviluppare una comunicazione chiara e mirata; il focus della comunicazione individua nella “scelta” della sicurezza una chance e non una limitazione e l’esigenza è quella di trovare il giusto equilibrio tra serietà e leggerezza, riuscendo a trasmettere il messaggio con una forza ed un impatto maggiore. La comunicazione sarà dunque educativa non volendo imporre regole o ergersi al ruolo di giudice ma semplicemente consigliare, far aprire gli occhi, suggerire senza imporre, informare e formare gli autisti, titolari di patente, anche da decenni. Conseguentemente il compito dei formatori sarà quello di andare oltre le barriere e le credenze consolidate da anni di guida, cercando di far rilevare comportamenti ed atteggiamenti di guida errati proponendo un modello di guida consapevolmente più sicuro e nel rispetto degli altri utenti della strada.

Durante la parta in aula gli argomenti saranno trattati favorendo il più possibile l’interazione con i partecipanti. Attraverso l’utilizzo di filmati e brevi esperienze i partecipanti potranno sperimentare direttamente il funzionamento di alcuni processi psicologici acquisendone maggiore consapevolezza.

La metodologia attiva prevedrà l’utilizzo mirato di alcuni tra gli strumenti proposti: brainstorming, focus group, somministrazione di questionari e materiale audio-visivo. L’attivazione di focus group attraverso l’approfondimento dei dati emersi dai vari questionari, saranno un utile strumento per la rilevazione dello stile personale di guida, per far nascere negli stessi una consapevolezza sui comportamenti non corretti alla guida. Le verifiche e la valutazione del percorso formativo saranno svolte sia in itinere che alla conclusione delle attività, allo scopo di rilevare l’apprendimento maturato in termini di conoscenze e di sviluppo di comportamenti più responsabili alla guida.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *